mercoledì 3 ottobre 2007

Paola "Pio" Infantino


Ed eccoci a Paola "Pio" Infantino.
Certe idee sono buone ma i diverse colori che hai usato non si integrano molto bene. L'acqua verde era una buona idea, da l'idea di qualcosa di palustre e con il verde si possono rendere bene i toni della notte ma il tono di verde che hai usato, con una forte componente di giallo che mal si sposa con il cielo blu scuro.
Ho provato a fare una bozza, molto abbozzata, per farti capire cosa indentevo io con una colorazione con il lago verde che sembri notturna. E' solo per dare un'idea è decisamente poco studiata e fatta in 12 minuti. Non spaventatevi...


Il giallo e il rosso sono i primi colori a scomparire nell'oscurità ma nel fumetto come nel cartoon si usano per colorazioni notturne tanto per citarne due che ho visto ultimamente con colorazioni simili: Akira e Cow Boy Be-Bop

Anche i tetti sono moolto saturi, forse pure troppo. :)
La luce del faro gialla nel tuo caso non si confonde troppo con il cielo e non forma l'alone verde ma illumina il faro dandogli un colore giallo molto saturo, cosa un po' strana.

Il problema sembra essere una mancanza di coordinamento nei toni di questa illustrazione. Cerca di usare meno colori, stabilisci quali saranno i colori dominanti ( un paio) in cui possibilmente uno copre una superficie maggiore dell'altro. Crea un rumore di fondo cioè un colore che influenzi gli altri e poi usa un secondo colore per creare variazione. Se ti trovi in un luogo al tramonto noterai che tutti i colori cambiano e rimangono influenzati dal colore della luce ma per capire veramente bene quello che succede scatta una foto e guardala prendendo dei campioni con la pipetta a Photoshop. Ti renderai conto di come i colori che tu percepisci sono in gran parte dovuti alla tua memoria storica del colore e a paragoni tra i vari toni. Nel caso di questa foto è prevalente il colore rosso del tramonto e si contrappone il blu del pp in ombra. I tono verdi delle palme che percepisci se prendi un campione ti rendi conto che sono solo piccole variazioni di un caldo marrone così come sulla spiaggia in toni blu si intravede il marrone chiaro del legno ma se poi vai a vedere è solo un tono verde-celeste. Nel tuo caso invece i colori non hanno componenti che gli accomunano e non sono divisi per scelta, ad esempio tra caldi e freddi, per percepire più staccati i piani.
Se invece volevi ottenere una colorazione cartoonosa forse dovresti dovuto provare a trovare dei toni più delicati e uniti da un filo conduttore.
Sicuramente è la prova più vivace che mi sia arrivata :) ( e anche la più pesante, grrr, ah ah ah)

6 commenti:

paolo raffaelli ha detto...

madò! Che dramma la memoria storica del colore!

Anonimo ha detto...

Il notturno verde è molto interessante! Ne ho visto di molto belli sul primo tomo di Shandy, un anglais dans l'empire, gli autori sono Bertail e Matz (ed. Delcourt) ma non so di chi è il colore :(
.

Anonimo ha detto...

Scusami, la foto è il lungomare di Pegli?

paola ha detto...

eccomi!
devo dire che concordo su tutto quanto hai scritto,in effetti era da un po' che non coloravo e si vede...riguardando l'immagine a distanza di tempo la cosa che mi infastidisce di più è decisamente il il giallo del faro.
anche su fatto che ci siano un po' troppi colori-o meglio poco accordati-non posso che darti ragione.A dire il vero solitamente faccio scelte un po' più "tranquille" e collaudate,ma questa l'ho presa anche come un'occasione per giocare e sperimentare(insomma,lo ammetto:non sapevo bene dove stavo andando a parare,il che non è propriamente un buon punto di partenza...) e si sa che non tutte le ciambelle riescono col buco!
comunque è stato un utilissimo ripasso e occasione di mettersi un p' in discussione,il che non guasta mai.vedremo che succede la prossima volta...:D!

Claudia ha detto...

Paolo: Mi si prende per il culo? :)
Ok per una volta non mi sono spiegata, cmq ho migliorato la mia media che di solito è ben più alta. Ma ho una testa fatta a modo mio c'è sempre dentro un casino di cose assieme tirarne fuori una alla volta mi risulta difficile. Per memoria storica del colore intendevo quella particolare proprietà dei nostri sensi di associare a un oggetto un colore, quando tutti i colori sono falsati in qualche modo il nostro cervello toglie la componente cromatica che falsa i colori usando la sua memoria del colore. Se invece un oggetto è "falsato" mentre gli altri sono con colori naturali il nostro cervello non fa questo passaggio vedi le luci del supermercato che ravvivano i toni verdi sulla verdura e quelli rossi su carne e affettati.

Filippo: L'autore del colore è lo stesso disegnatore Dominique Bertail

Gio: Sinceramente ho cercato una foto in cui si mostrasse quello che stavo spiegando e non sono stata a vedere nè dove fosse stata fatta ne di chi l'avesse scattata, ma ora che me lo fai notare ho provato a ricercare la foto con chiave Pegli ed è proprio quel posto la foto è scattata da Gine:http://www.flickr.com/photos/gine/349169743/
La_Pìo: Alla prosssima.

GiO ha detto...

Grazie del link ;)