martedì 2 dicembre 2008

Due non recensioni Moccesche al prezzo di una

Nella vita ognuno si sceglie degli hobby io ne ho molteplici uno dei più perversi è leggere libri che fanno furore, quei libri verso i quali magari ho dei preconcetti e li leggo proprio per tre motivi: cercare di capire perché fanno successo, cercare di capire se i miei erano solo preconcetti e per la mia curiosità verso il mondo intero.
Così mi sono ritrovata a leggere due dei romanzi di tale Federico Moccia, per l'esattezza "Tre metri sopra il cielo" e "Ho voglia di te" che è il continuo del primo.
Sono stati pubblicizzati come storie d'amore ma la prima cosa che noto è che le storie d'amore iniziano solo a pagina 100 di 290 precedute da lunghe pagine senza scopo o meglio dovrebbero essere una presentazione dei personaggi ma in realtà quasi niente si capisce di loro tranne che sono belli e la metà di loro è composta ricchi e annoiati e metà di poveri e violenti ( anche se poi il protagonista maschile è pure di famiglia bene perché mica poteva essere uno zozzone proletario sull'essere violento invece ci si può stare)
Il romanzo vola tra luoghi comuni e marche di abiti e devo dire che se un merito ce l'ha Moccia è di essere riuscito a riempire così tante pagine di niente, non era facile. è Il massimo di descrizione è costituito da: lui è bello definito e gli si vedono i quadricipedi.
Il ceto sociale inferiore entra in contatto coi ragazzi bene e portando con se la violenza tipica dei giovani di periferia(secondo la poetica mocciesca per cui quelli senza soldi passano il tempo a fare flessione sui tetti) nelle loro vite fatte di noiose feste. Nelle scene in cui si descrive questa irruzione e in altre occasioni di violenza mi ha stupito il tono del racconto che è assolutamente atono, non c'è traccia di condanna ma neanche di una descrizione di una realtà terribile ma solo il solito tono leggero come se fosse del tutto normale. Addirittura sia i figli ricchi che i loro genitori quasi non si scandalizzano e tutti, nei loro pensieri, sembrano frenati solo dalle loro paure e dai loro ruoli sociali altrimenti sarebbero prontissimi a fare uguale.
Dopo un primo momento in cui c'è una sorta di rifiuto verso questi barbari da parte della protagonista e la sua amica del cuore a pagina 100 tutto cambia senza mezza giustificazione decidono di concedere le loro grazie ai due buzzurri e parte l'ammore perchè lui è bello e definito e gli si vedono i quadricipedi.
Ovviamente come nella parte precedente del libro non c'è mai un dialogo che vada aldilà del "ti voglio bene" "che bello che sei" "come sei ben definito"....mai un concetto più ampio, un minimo di analisi dei sentimenti, un accenno di progetto per il futuro, niente di niente ma un continuo di scene di tentativi di mani nelle mutande che sinceramente ha più un che di fantasia di bambino che non di romanzo per adolescenti.
Io ne ho letti di libretti senza pretese, ad esempio mia madre comprava Harmony e ogni tanto ne ho sfogliati alcuni e posso dire che, forse per il diverso pubblico, almeno lì la trama prevedeva dei problemi da affrontare, e soprattutto mai nessuna scrittrice di Harmony si permetterebbe di scrivere che una ragazza diventa donna quando, grazie al suo ragazzo, perde la verginità. Sì, perché il sesso o meglio il "forare" come dice lui fa divenire donne e migliora la pelle. (Medioevo?)
Ho trovato spassosi anche i cambiamenti nel comportamento della protagonista che prima è schifata poi diventa disponibile e infine tradisce il suo ammore, che tra l'altro nonostante la presentazione ce lo descriva come duro sembra un fesso che va dove lo guida il suo pistolino.
Nel secondo volume la storia parte dal duro-fesso che riflette per ben 100 pagine sul suo ammore passato, scopa qua e là chi passa il convento, ha perso la violenza del primo volume, non si spiega il motivo(come al solito) e soprattutto pensa alla mamma (a 20 anni ??). Poi incontra la lei di turno più aggressiva della prima ma che mantiene il valore della verginità che gli concede( ancora più Medioevo). E da lì in poi è un turbinio di sesso ovunque, sesso fatto in un modo squallido in quanto è sempre fatto in velocità, in luoghi pubblici, senza preliminari con lui che riesce quasi sempre a "sfilarsi in tempo" e poi via a riagganciarsi i bottoni. Lasciamo perdere il fatto che come unica precauzione usino solo il vecchio coito interrotto, e pensare che quest'anno fanno 40 anni dal '68, unica consolazione è che lui riesce tranquillamente a fare sesso dalle 3- 4 volte di seguito. Spero che nessun ragazzo/a usi questi volume per la sua educazione sessuale se no siamo rovinati :)
Anche in questo secondo tomo non è prevista nessuna riflessione se non una parentesi troppo ridicola in cui due lettori del Manifesto vengono descritti come privi di anima e sentimenti perché hanno smesso di vivere l'ammore per occuparsi di altro, in sintesi se ti interessi di altro che mangiare e scopare sei uno falso senza vita, mentre se rutti e rubi stai vivendo a pieno la tua esistenza (Moccia docet).
Nel finale il rude (quello bello e definito) va dove lo porta il suo uccello e tradisce la sua donna con la sua ex, gli muore la mamma che però fa in tempo a rivelargli sul letto di morte che la seconda storia d'amore può essere bella come la prima.
E con una rivelazione così non si può che chiudere in bellezza questa storia.

Nonostante che sulla maggior parte dei siti si concentrino sulla faccenda che Moccia abbia scritto questi libri che venivano letti dagli adolescenti in fotocopia ma snobbati dalle case editrici se qualcuno si documenta un poco di più viene a sapere che non è esattamente un novellino il buon Federico: figlio di Pipolo, il famoso sceneggiatore produttore cinematografico e televisivo, classe '62 è sempre stato nel campo della sceneggiatura per la tv e diversi programmi da College alle battute di Domenica In sono marcate Federico Moccia

(Tengo a precisare che i due volumi li ho presi in biblioteca tanto per non passare troppo male)

10 commenti:

Niccolò Storai ha detto...

Ottime riflessioni Claudia,
non potrei essere più d accordo.
Moccia è il niente e la cosa brutta è che viene assorbito da tante altre/i...
Complimenti per le tavole che hai fatto di prova su disegni di Ricca.

Anonimo ha detto...

complimenti per averli almeno letti... io non ce l'ho fatta, i preconcetti hanno vinto :P

faureiana ha detto...

cavoli... io (putroppo) del primo libro ho visto il film...trascinata a forza nel cinema. Fortunatamente dura poco e quell'odiosa radio che fa finta di essere il narratore distoglie l'attenzione un minuto si e l'altro pure.

Quella cosa della -non-educazione sessuale dovrebbe preoccupare abbastanza...in effetti non avendo letto i libri non ci avevo mai pensato.

Su Claudia, non disperiamo...i ragazzi non sono tutti così!
C'è sempre High School Musical!
(e per i più timidi c'è Twilight!fino al terzo libro, perchè poi...)

;)

Anonimo ha detto...

Consiglio "un posto al mondo" del "sono uno qualunque" Fabio Volo: al solo ripensarci mi sale il buonumore per quante risate mi ci son fatto. La morte del migliore amico è da antologia dello stereotipo.

La mia scusa è che me lo aveva regalato la ex... :D

Anonimo ha detto...

Mi dispiace ma sono troppo superficiale per avventurarmi nella critica letteraria...
a pensarci benecon la letteratura tutto questo non ha niente a che fare però, Claudia non dovresti preoccuparti per l'educazione sessuale o sentimentale dei giovani, la lettura è in calo, ormai c'è la televisione! :)

a presto
F.

imp.bianco ha detto...

In pratica un Twilight senza vampiri. O pseudo tali. XD

X-Bye

Grig ha detto...

ma come! attira piu commenti il "moccioso" ,dei tuoi consigli sul presentarsi all'editore? U__U

protesto


io quei libri non li ho letti. i tuoi consigli, sì. :)

Claudia ha detto...

Grazie dei complimenti Niccolò, io sono infastidita da questo prendere per le mele i giovani proponendogli roba vecchia e brutta e dicendogli che gli rispecchia ma come al solito le mode non sono lo specchio della società.
Velenux: beato te! Hai guadagnato 12 ore di vita §:)
Fau: mi dispiace per te sono cose che segnano ma ognuno di noi ha il suo peccato nel cassetto io sono stata trascinata a vedere "I laureati" Bleah!

Grig: hai ragione, ma oramai non "tiro" più, i miei tutorial non lilegge più nessuno :D Te lo mando a casa e te il seguito :)
Pensare che tra poco arriva una bella portata di cose per fumettisti, nuovo blog e altro....

Filippo: sì, il sesso è uno di quegli argomenti dove il tabù ha intorbidito le acque e oramai è argomento trattato in modo incompleto e fumoso in tv o affrontato per esibizionismo altrove. Come dico sempre io in tv va bene vedere due sbudellarsi ma il sesso non sta bene se non si sfuma sul camino.
Imp.Bianco: ma lo sai che non sei il primo che mi fa questo paragone? :D

Anonimo ha detto...

Sai cosa trovo di veramente bizzarro in tutta la tua recensione?
Il fatto che, per qualche masochistico mistero, tu ti costringa a leggere certe cose.
Mi spiego meglio.
Le persone "normali" quando leggono un libro se trovano che non sia di loro gradimento si fermano e lo utilizzano per altri scopi (tavolino da lavoro, reggipentole, rialzo per arrivare a quello scaffale così alto, gioco per il cane ecc. ecc.).
Tu no. Tu non solo hai letto il primo ma hai letto anche il seguito.
Perchè butti via così il tuo già misero tempo libero?
Sei tutta un mistero! :)

Detto questo potrei commentare i libri ma hai detto tutto tu e, sicuramente, non riuscirei ad eggiungere altro perchè sei stata più che esaudiente.
Hai mai pensato di scrivere?
Probabilmente faresti fortuna!

Ciao.
Quintana.

Danilo ha detto...

Invidio la tua curiosità. Io in questi casi parto per partito preso...