venerdì 2 ottobre 2009

Dialogo.


Tanto tempo fa il mio compagno creò una striscia che illustrava i tipi di dialoghi.
Doveva illustrare le differenze tra un dialogo costruttivo e un non costruttivo e poi si spinse oltre :D
Se però questo problema si limitasse a internet basterebbe uscirne e tutto si risolverebbe, peccato che non è così.
Ieri sera ho guardato un po' di AnnoZero e anche lì ho notato lo stesso problema, non esiste più uno scambio dialettico ma solo un battibecco in cui si cerca di passar bene screditando tutti gli altri. Rimangono in pochi quelli che vanno oltre la discussione da asilo.
Perché nessuno fa leva sulla forza degli argomenti? Perché non si spiegano i fatti prima di passare alle opinioni?
Il pensiero critico si forma così, conoscendo i fatti, le opinioni e riflettendoci sopra.
In fin dei conti non si diversifica da un qualsiasi processo di apprendimento. La conoscenza deve andare di pari passo con il nostro livello di "recezione" e poi abbisogna di un periodo di rielaborazione. Se si cerca di velocizzare il processo si rischia solo di saltare un passaggio.
Non capirò mai coloro che chiedono risposte veloci e univoche, o meglio ritengo che le risposte veloci siano spesso le più sbagliate e poi si è veramente convinti che le risposte di altri vadano bene anche per noi? Forse dovremmo fare un percorso e non quiz.

7 commenti:

Margherita Allegri ha detto...

Quoto.

Design270 ha detto...

è molto vero ciò che dici e aggiungo uno spunto che in realtà c'entra poco con la dialettica Masmediatica in senso stretto ma c'entra invece molto con la dialettica prettamente politica o ancor meglio prepolitica.
La "contestazione a prescindere" che siamo abituati a incontrare anche nei media con maggiore frequenza, sta diventando sempre di più un fatto culturale e quindi Prepolitico o preprogrammatico o preriflessivo.
Non ci sono più argomentazioni ideologiche di base ma contrapposizioni di pancia che a volte e sempre più spesso generano delle incredibili contraddizioni interne o agli stessi singoli individui. La cosa pazzesca è che la più grande "Riforma" di questi ultimi anni non è determinata dalla grande opportunità di dire la propria, è anzi tutt'al più dalla possibilità di dire tutto e il contrario di tutto appoggiandosi al magnifico strumento della "SMENTITA".
Un relativismo ideologico che mentre casca a valanga fagocita brandelli ti popoluisti, demagoghi e bigotti.
Il fatto che oggi si dica, nella politica italiana, non c'è più un opposizione forte con un senso di rassegnazione è indicativo del fatto che, almeno nella politica questo meccanismo ha sfondato. Riesce difficile contestare uno che un giorno ti dice "bastardo" e il giorno dopo ti dice "non l'ho mai detto". Che cosa gli stai ancora a contestare se lui stesso sostiene di non averti MAI insultato, anzi sei tu che hai capito male e fai la solita azione diffamante attribuendo frasi decontestualizzate.
Aaah, l'arte della Decontestualizzazione e della Battutta. Striscia la notizia ci ha insegnato che tutto può essere decontestualizzato e tutto può essere preso per i fondelli. Tanto poi basta o lasciarlo Decontestualizzato oppure ricontestualizzarlo a martello oppure sostenere che si faceva per ridere.

Velenux ha detto...

Purtroppo siamo ormai da un pezzo nel Tempo Della Politica (e non solo) Urlata: vince chi strepita di più.

E' tristissimo.

Claudia T. ha detto...

La striscia è meravigliosa.
E concordo: non se ne può più di gente che dice cose senza motivazioni oggettive, che non risponde alle domande o risponde ripetendo le loro opinioni senza chiarire, di gente che pensa di farsi ragione urlando.

Unknown ha detto...

Questo si ripercuote anche in ambito automobilistico.. anni fa..o forse millenni fa a scuola guida insegnavano che ad un semaforo bisogna dare la precedenza in ordine orario e a quelli che arrivano alle nostra destra...oggi passa chi e' piu' "spetto" che tradotto dal siciliano dovrebbe essere "esperto" ma che in realta' significa "furbo e\o malandrino,prepotente ecc."

ps: e'verissimo nei forum c'e' sempre la parolaccia di accompagnamento ahahahahhaha

Mirella ha detto...

verissimo! e la striscia è fantastica^^

Claudia ha detto...

Design270: sì, io qualche tempo fa mi stupivo che quando si discuteva di una legge, che dovrebbe esser scritta e pubblicata e quindi priva di possibilità di fraintendimenti, nonostante questo i vari politici si difendevano dicendo: "ma non è così" o "non è il testo giusto" anche se gli leggevano il testo pubblicato sulla Gazzetta. Adesso mi sa che sono passati al passo successivo quello di evitare che passino le opinioni diverse, una sola versione che non narra gli accadimenti ma solo un opinione stringata tipo: "è un ottima legge quella passata oggi!" che detto da chi l'ha fatta suona un po' come un autolode o una masturbazione per esser più volgare.
Velenux: sì, siamo all'asilo, vince chi sovrasta sugli urli, chi finge di non sbagliare mai, chi non ha dubbi, chi scarica le colpe...
Claudia T. : Sì, sarebbe bello qualche volta discutere delle cose e non delle opinioni riguardo cose che non ci vengono spiegate, finalmente capiremmo qualcosa.
Vincenzo: Non è per fare gli esterofili ma per evidenziare quanto la mentalità italiana sia in controtendenza ti potrei dire che "fare il furbo" in altri paesi è considerata un offesa
Mirella: Sì è bella ma non dirlo troppo in giro che fabio si monta la testa.
Per il resto mi associo all'idea espressa tempo fa da un mio amico, Lys (http://perle-lys.blogspot.com/)che i politici parlano con il linguaggio dei tribunali, sembrano tutti inquisiti che si devono difendere, anche se io ritengo che derivi, più che dal loro esser spesso in un aula di giustizia, dal loro essere adulti non cresciuti. Uno dei passaggi che ti porta all'età adulta è quello in cui si forma la responsabilizzazione dell'individuo. Quando si inizia ad accettare che le proprie decisioni si fanno in prima persona e ne si è responsabili. Quando vi arriveranno questi vecchi della politica?