domenica 16 agosto 2009

Saltare lo squalo


Saltare lo squalo (To jump the shark)
Nel linguaggio degli sceneggiatori hollywoodiani vuol dire arrivare al punto in cui si fanno fare cose assurde ai propri personaggi in quanto sono finite le idee plausibili. L'espressione deriva da una puntata di "Happy days" in cui gli sceneggiatori, ormai a corto di idee, decisero di incentrare l'episodio su Fonzie che vuole saltare uno squalo feroce.
Questa prefazione per arrivare ad una mia opinione del tutto personale sul fatto che le storie devono finire.
Ovviamente so benissimo che se un editore/produttore trova un fumetto/prodotto che funziona non lo vorrà chiudere ma che tristezza sono le serie che vanno a morire piano? Quelle che affogano nella mancanza di idee?
Mi rendo conto che sono dispiaciuta quando si chiude una serie che seguo con interesse ma non come quando questa diventa stanca e in un certo senso si "tradisce" lo spirito che c'era agli inizi. Non è solo un problema di qualità degli sceneggiatori ma anche del personaggio/situazione in genere, specie quando si costruisce un intreccio complesso o quando il personaggio è solido diventa difficile portarlo avanti senza snaturalo o senza fare minestre riscaldate.

2 commenti:

simone ha detto...

buon ferragosto anche a voi:) eravamo a pienza la patria del finto omonimo pecorino( quando ci si vede vi svelo tutti i retroscena dell'affaire ) e dei veri pici all'aglione
a presto:)))
ps
siete sempre più bravi

Lys ha detto...

I nomi! Vogliamo i nomi!!! :-)