martedì 15 luglio 2008

Ridere e riflettere( nonchè informarsi è un problema)

Sono passati alcuni giorni dalla manifestazione di Piazza Navona e finalmente sono riuscita a vedere buona parte degli interventi, avrei voluto esserci di persona ma impegni di lavoro mi obbligavano a rimanere a casa.
Ora posso esprimere un'opinione: gli interventi mi sono piaciuti molto, davano realmente da riflettere su argomenti importanti e talvolta mi sono fatta anche due sane risate.
Quello che è successo dopo era prevedibile, i politici di quasi tutti gli schieramenti che si davano da fare a criminalizzare la manifestazione senza mai far vedere quello che è successo o nominare frasi del dibattito. Alla fine dei, tanti, argomenti interessanti l'unico di cui si è parlato nel dopo manifestazione è stato degli ipotetici pompini della Carfagna. Io consiglio a chi vuole farsi un'idea di come siano andate le cose di guardarsi tutti gli spezzoni della manifestazione su YouTube.
Sono stati tirati fuori diversi aspetti delle ultime leggi proposte e dei risvolti che avranno sulle nostre vite. Processi rimandati per tutti i reati sotto i dieci anni il che vuol dire libertà per tanti reati molto comuni, dal furto, al rapimento senza scopi estorsivi, dalla violenza privata alla violenza sessuale. Insomma un sacco di criminali in più a spasso, tranquilli. In più se i processi non si concluderanno non se ne potrà parlare, ma ve l'immaginate neanche quello di Aldo Moro è chiuso quindi ancora, se fosse applicata la legge, non potrebbero ancora dirci niente oltre a comunicarci che è morto.
Meravigliosa anche la possibilità da parte dell'imputato di ripudiare il giudice fino a che non ne trova uno a lui favorevole o non cade tutto in prescrizione.
I vari interventi sono stati molti ma alla fine la stampa narra solo del fatto che Grillo e Travaglio avrebbero trattato male il presidente della Repubblica e che Sabina Guzzanti avrebbe insultato il papa.
Una versione piuttosto falsata, il realtà è stato criticato il fatto che Napolitano abbia firmato leggi che si basano su differenze di razza cosa contro il buon senso che già l'Europa ci critica. E questo è un dato di fatto non un insulto se non voleva passare da razzista poteva rifletterci su.
La questione Papa è stata affrontata da Sabina Guzzanti con lo spirito di una comica quale è. Dovremmo riflettere sulla base delle sue affermazione non sulla sua visione divertita. Ella criticava l'ingerenza del Papa nella vita di tutti. Parlava delle difficoltà che crea anche a chi non segue i dettami della chiesa cattolica.
Quanti veti mette questa religione sulla nostra vita? Perché devono esistere ancora medici obiettori per pillola e aborto. Aveva un senso nel '76 l'obiezione ma ora dovrebbe essere tolta la possibilità. Lo Stato italiano prevede che il personale medico faccia questo genere di intervento lo ha deciso il popolo italiano. Chi si laurea in medicina adesso e sceglie quella specializzazione sa che dovrà garantire quel servizio non dovrebbe poter esimersi, se non se la sente vada a fare altro.
E questa è solo una dei grossi problemi che questa chiesa dà al nostro stato.
Le continue critiche ai Pacs, agli omosessuali, all'eutanasia sono temi scottanti che secondo me si possono affrontare con tutta la passione possibile.
La Guzzanti ha soltanto narrato del suo immaginarsi il papa all'inferno circondato da diavoli gay attivi qualcuno lo deve dire altrimenti non vi farete una risata :D

Concludo dicendo: informatevi e poi forma una vostra opinione perché se, come succede ultimamente, vedete i politici esprimere il loro parere su una legge o proposta ma nessuno vi ha mai spiegato di cosa si tratta c'è un problema alla base di informazione.

21 commenti:

Anonimo ha detto...

Dunque, sono d'accordo col 90% di quello che hai scritto.
Ma non credo al fatto che, chi intraprende medicina, debba per forza di cose essere d'accordo con aborto e pillola del giorno dopo. Ognuno ha le sue idee e bisogna rispettarle.
Il problema si crea se in un consultorio o in uno studio è presente solo personale 'obiettore'. Se per legge quel servizio deve esserci, allora è giusto che ci sia (giuridicamente parlando perché per me, anche se non cattolica, è un abominio)
Per il resto è stato giusto e divertente (vedi diavoli attivi :P), anche se sono per le prove sempre ... io quelle intercettazioni le voglio sentire (anche perché devono essere spassose... se esistono davvero, eh ... :P)

Design270 ha detto...

CLAUDIA, COMPLETAMENTE DACCORDO SU TUTTO e no lemure, un ospedale non è il macdonald, il paziente NON DEVE essere messo nella ambigua condizione di scegliere un medico come un Panino, se la legge permette l'utilizzo di differnti farmaci, cure, trattamenti, è essenziale che io possa scegliere il come ma il medico chiunque sia e qualsiasi scelta religiosa abbia fatto, deve essere disposto a somministrarmi quello che io scelgo altrimenti torniamo alle tribu dove lo stregone ti curava sulla base dei consigli di Dio.

Se posso aggiungere un piccolo particolare alla riflessione generale che è la più sensata che mi è capitato di leggere e ascoltare fino ad ora, credo sia essenziale informarsi ma è anche un po' arrivato il momento di intervenire. Facciamoci sotto, usciamo di casa, cerchiamo di capire cosa pensa la gente, dove è la gente, cerchiamoci, dimostriamoci le nostre positività e partiamo da quelle. In questo modo l'informazione circola più rapidamente meglio e avremo la possibilità di reimpossessarci della nostra italia. Il discorso è complesso ma spero capiate... il blog.

Anonimo ha detto...

Ah ah ah, non ho capito che interpretazione hai dato alla mia risposta.Sei partito a razzo su un binario sbagliato, a mio avviso. Ma forse l'argomento ti fa perdere lucidità. Comunque, non voglio intasare lo spazio 'commenti' :)

Design270 ha detto...

@lemure: scusami, spiega, please.

Claudia ha detto...

Lemure: Il mio discorso si basa su diverse testimonianze che ho raccolto di gente in difficoltà perché il loro diritto di abortire ma addirittura anche quello di assumere un a pillola del giorno dopo era messo a rischio. Ed è una cosa assurda.
L'anno in cui misero la legge che legalizzava il diritto ad abortire decisero di dare ai medici il diritto di obiettare dato che quelli che praticavano al momento si sarebbero ritrovarti a dover servire lo Stato con una mansione che non potevano prevedere di dover fare quando avevano scelto la loro specializzazione.
Se un ginecologo lavora nel pubblico adesso sa cosa comporta il suo mestiere sa cosa chiederanno a lui i suoi datori di lavoro, noi, se pensa di non poter venire a patti con questo deve fare un'altra specializzazione. Se scegli un mestiere che non puoi fare per una tua convinzione stai sbagliando qualcosa e il tuo datore di lavoro te lo deve dire.
Io non voglio certo sindacare su le scelte personali degli altri, chi non ritiene giusto programmare le nascite libero/a di farlo ma visto che la legge prevede di poterlo fare un cattolico non può rendere impossibile la vita a donne che hanno fatto una scelta prevista da questo Stato. Ma su questo punto anche tu sembravi concorde.
Che poi tutte quelle storie per la pillola del giorno dopo le capisco veramente poco. Al limite l'aborto ti "sporca" un poco più le mani e ti toglie tempo alla carriera ma prescriverti una pillola che serve più che altro come sicurezza per la donna che si è trovata in situazioni a rischio gravidanza, la maggior parte dei casi di coloro che si rivolgono al consultorio per questo problema sono persone che già facevano prevenzione ma che si rendono conto che qualcosa non è andato per il verso giusto.

Desing270: sì, spesso anch'io sento il bisogno di vedere in faccia le persone che la pensano come me per sentirsi meno soli, per un bisogno di partecipazione che è la vera libertà, per citare il grande Gaber

Lemure: ora mi fate venire i dubbi di non aver capito anche a me :)

Anonimo ha detto...

Allora, di design270, non ho assolutamente capito la storia dei panini e la teoria secondo la quale quello che vuole lui i medici fanno(sei uno di quelli che va dal medico chiedendo una ricetta per un farmaco non ascoltando quello che ti consiglia?). Dunque ragazzi, non stiamo parlando di 'aborto terapeutico' qui, stiamo parlando d persone che vogliono eliminare feti dall'utero perché in quel momento non vogliono gravidanze. Non c'è un pericolo per la salute del paziente quindi il ginecologo può benissimo consigliare la donna in questione di andare da un altro. Non c'è nessuna violazione del giuramento di Ippocrate in questo senso. Che vi cambia a voi?
Faccio notare che il ginecologo fa mille altre cose, oltre a far abortire se è d'accordo con la cosa (sigh!!!). Segue le gravidanze, cura le malattie ginecologiche ... insomma non è necessario che pratichi l'aborto per forza.
Ripeto che, se per legge ci deve essere chi lo fa, allora anche secondo me deve essere sempre presente chi lo pratica (siamo in democrazia, la maggioranza decide).
Ma non tutti devono pensarla uguale. La ginecologia è altro.E si intraprende la specializzazione in ginecologia (di solito) per amore della vita ... guardate che ci vuole stomaco a spezzettare un feto (lo trovate tanto differente da un omicidio?)
E qui chiudo. :)

Design270 ha detto...

Ora è più chiaro e direi che in linea di massima condivisibile, occhio però io parlo di ALTERNATIVE ESSENZIALI, la legge 194 (visto che tiriamo in ballo l'aborto) tutela il feto, la partoriente e il medico, è una legge di buon senso (http://www.ginecologiaediritti.it/testo194.htm) che presta attenzione alla possibilità che esistano diverse condizioni umane.
Il problema però è più ampio secondo me.
Provo a spiegarmi in breve: se io andassi da un medico qualsiasi e il medico mi dicesse: "lei ha una "TAL MALATTIA" (evito riferimenti a patologie specifiche per evitare quiproquo) la possiamo curare in questi 2 modi il primo è sostenuto dalla Chiesa e il secondo è osteggiato dalla Chiesa, io posso praticarli entrambi, cosa ne pensa?" Messo diffronte ai pro e ai contro delle 2 alternative, avrei la possibilità di SCEGLIERE e se dovessi essere Cattolico, sarei comunque libero di decidere il modo che mi pare più sensato.
MA se il medico mi dicesse: "guardi lei ha questa "TAL MALATTIA" i modi per curarla sono 2 ma io non posso praticarne uno perchè la mia religione me lo vieta" capirai bene che ci troveremmo diffronte a un bel problemino di privazione della libertà di scelta, no?
Parlo per esperienze vissute e mi scuso se si percepisce un'impellenza eccessiva.

Anonimo ha detto...

E di che ti scusi? a me piacciono i dibattiti!!! :D

Il tuo discorso filerebbe se stessimo parlando di una malattia.
Non curare una persona in pericolo di vita o semplicemente malata, è criminale. Su questo non si discute.


Credo che ora Claudia ci ucciderà perché le stiamo intasando il blog ;)

Design270 ha detto...

belin, ma è lei che ha aperto questo post :-) che ne apra subito un altro dove si parla di elefanti in bicicletta (che sono la mia più grande passione per altro).

ah! approposito @lemure> per l'appunto! :-)

Claudia ha detto...

Per me potete discutere, oddio io sono ancora meno accomodante di Design 270, le cose che vorrei dire a riguardo sono molte a cominciare dal fatto che se una donna decide che non vuole avere un figlio quella decisione secondo me, va rispettata.
E non solo se ci sono problemi di salute della donna ed eventuale figlio perché la decisione di avere un bambino ha molti più aspetti che quello sanitario.
Se una donna non se la sente di avere una gravidanza è giusto che non la porti avanti creerebbe solo infelicità a sé e al figlio.
Ci sono diversi lati della questione di cui potremmo discutere tipo il fatto che legalmente si deve stabilire un limite tra vita e non-vita. Come tutti i limiti arbitrari ovviamente sono per certi versi ridicoli, una persona a 17 anni e 364 giorni non può votare il giorno dopo sì, ad esempio. Cmq dei limiti si devono stabilire. Per questioni di sicurezza nell'intervento l'interruzione volontaria della gravidanza la legge ha stabilito debba avvenire entro i 90 giorni dal concepimento ma il feto viene considerato tale fino alla sua nascita. Hai feti non è concesso né la sepoltura né il battesimo mi domando con quale coerenza poi il clero si batta per la loro "vita".
Ma tornando all'atto in sé io trovo che la differenza tra aborto e omicidio sia abissale. Una è l'interruzione di una vita l'altra è una rinuncia a iniziare un percorso che porterà a una vita.
Non ritengo che sia una scelta facile e posso capire che alcuni non prenderebbero tale decisione ma questo non deve voler dire che chi opta di mettere fine a una gravidanza non debba poterlo fare nel modo più sicuro e meno stressante possibile, visto che è una opzione difficile che nessuno affronta con leggerezza.
Devo poi correggere Lemure su alcune affermazioni, la categoria che si potrebbe opporre all'aborto è solo quella dei ginecologi ma anche quella delle ostetriche e quella degli anestesisti e anzi la cosa buffa è come la percentuale sia distribuita tra le varie categorie. Le ostetriche, che dovrebbero essere la categoria che maggiormente fa il suo mestiere per "amore" della vita, è quella che si fa meno problemi, seguita in crescendo da quella dei ginecologi e in numero ancora considerevolmente maggiore dagli anestesisti.
Il perché di queste obiezioni l'ho scoperto leggendo varie interviste a dottori ed è poco romantica, è solamente perché l'aborto è una pratica che fa perdere tempo, da potersi dedicare a operazione più prestigiose buone per far carriera e che fa guadagnare poco perché gestita dal pubblico. Ovviamente esisteranno anche persone che lo fanno per scelta etica ma non pensiate che la maggioranza sia idealista.
Vi sembra giusto che una donna che prende una decisione sofferta debba accollarsi anche un calvario tra no, rimandi e file in attesa sapendo che più tempo passa e maggiore sarà il problema in senso medico e psicologico. Va bene pensare al problema etico del medico ma a quello delle donne, che sono la parte più debole di questo caso, chi ci pensa? Lo Stato ha il dovere di tutelare il più debole dato che il più forte si tutela già da sé.

Altro distinguo deve essere fatto tra l'aborto e la pillola del giorno dopo che anche lo Stato italiano classifica non come farmaco abortivo ma come contraccettivo post-coitale. Il quale, nella maggior parte dei casi, viene assunto da donne che per motivi vari si rendono conto che hanno avuto un rapporto a rischio gravidanza e vogliono evitarla. Questo metodo deve essere utilizzato, lo dice anche il nome, entro le 24 ore quindi il fattore tempo è essenziale. Considerando che in ogni città il limite dei consultori presenti è limitato se non si trova alla prima un medico consenziente può voler dire girare molto e considerando che ci sono orari di apertura limitati i rischi diventano alti. Ho avuto testimonianze di donne angosciate che hanno fatto anche 100 km per trovare un medico non obiettore ma che vi sembra umano tutto questo?
Pensando poi che l'alternativa, se ci fosse veramente una gravidanza in atto, sarebbe l'aborto?
Cioè, io non voglio sindacare sul fatto che la dottoressa che mi trovo di fronte non condivida la mia scelta ma almeno deve renderla possibile se in linea con la legge dello Stato che serve.

Design270 ha detto...

@claudia> Tengo a precisare una cosa i sono molto più accomdato di te... Ottima poltrona Ikea aaaah!
Tiè!

Interessante sta statistica su ostetriche, ginecologi e anestetisti, dove l'hai pescata?

Anonimo ha detto...

Il problema di fondo è che non ci prendiamo proprio come idee,(apparte statistiche e roba varia) . Io penso che una vita venga al mondo al momento del concepimento. Se quel feto non venisse toccato, al 90 e passa per cento, dopo 9 mesi sarebbe un neonato. Non so voi ma io un neonato non lo ucciderei.

Per me il potenziale di vita è vita, punto.

E non capisco come abbiano fatto a convincere la gente che possa essere giusto interrompere la vita in questo modo ... non oso immaginare dove potremmo arrivare un giorno.
Per me l'aborto è tra i peggiori crimini. Non capisco come si faccia a scegliere di interrompere una gravidanza solo perché si pensa:'beh, potrebbe essere infelice nella vita, io non sono pronta quindi 'ammazzo' quello che tra pochi mesi sarebbe un bambino. Così sono sicura che non sarà infelice, perché 'non sarà'.
Il problema è che la penso diversamente da voi e non riesco a scendere a patti con i miei ideali, purtroppo o per fortuna. Per quella che voi chiamate 'decisione sofferta della donna' io darei la galera a vita, come per qualsiasi altro assassino.
La gente che ha tanta paura di rimanere incinta (tanto da uccidere un bambino),e non gli basta il profilattico o la pillola, non dovrebbe scopare.


Vi lascio al vostro dibattito e non vi rompo più.

Claudia ha detto...

I dati li ho presi da una giornalista di Repubblica che aveva effettuato una ricerca nel territorio toscano che poi estese all'intera nazione. Erano pubblicati sul quotidiano qualche mese fa.

Beh pensavo di essere io l'estremista ma mi sa che la posizione di Lemure mi batte :) Pensa che anche nei paesi in cui non è autorizzato l'aborto lo puniscono come prestazione sanitaria non autorizzata.
Giusto per fare la precisina: la percentuale di ovuli fecondati che si riescono ad impiantare sono, normalmente, il 20% quindi anche la natura è omicida.
E' strano come ognuno di noi abbia un limite al concetto di vita diverso a quanto capisco, tu ritieni possibile la politica delle nascite fino all'incontro spermatozoo, ovulo è quello il limite che metti alla vita.
Ultime precisazioni io penso, ma sarebbe folle se qualcuno lo pensasse, che si debba fare prevenzione se non si desiderano figli e non ripiegare su soluzioni post rapporto sessuale ma, come tutti sappiamo, esistono motivi per cui potrebbero non funzionare. Nessun metodo è sicuro al 100%. Tra parentesi, per chi non lo sapesse, la pillola permette che ci sia fecondazione nei primi giorni dell'assunzione solo che l'assunzione del farmaco successiva non permette il continuo della gravidanza quindi anche la pillola è omicida se prendiamo per ragionevole la tesi di Lemure (cavolo se questa la sente il Papa ci monta su un anatema). Il problema non è il farsi bastare la sicurezza dei metodi è l'affrontare il caso in cui non funzionino.
Io, come spero molti di voi, vedo nel sesso un aspetto piacevole e gioioso per tali motivi ritengo che possa essere divertente nonché sia un bisogno umano da soddisfare anche in età in cui non si è pronti a metter su famiglia per vari motivi: immaturità, mancanza di solidità economica o affettiva.
Poi come detto prima io sono disposta a comprendere anche se non a condividere le ragioni di tutti, peccato che la cosa spesso non sia reciproca ma su questo aspetto non posso fare niente.

Anonimo ha detto...

Sugli aspetti medici, mi informo meglio e vi farò sapere...
Sulla questione del sesso, siamo tutti d'accordo che sia piacevole e che la prevenzione debba essere fatta prima.
La questione del 'non scopare', l'avevo tirata fuori a mo' di provocazione, per quelle persone che sono terrorizzate dalle gravidanze ... niente è sicuro al 100% apparte l'astinenza.

Per la questione della pillola, beh, sono contraria anche a quella, infatti non la prendo ... non sopporto il fatto di alterare un ciclo naturale. Oddio, se non fosse per il profilattico, la Chiesa mi adotterebbe :D Questo mi inquieta ulteriormente.

Ma io rispetto tutte le idee, il problema è che vedo l'aborto come un omicidio ... quindi è tra le poche cose che proprio non riesco a concepire.
Scusate se sono sembrata aggressiva. Ora vado a vedere i nudi che hai postato :) Ciao!

Design270 ha detto...

Io i nudi me li sono già visti, posso aggiungere la mia senza il rischio di sembrare puntigliosssso?
Leggiamoci la legge 194 e andiamo a chiedere a un po' dei medici che l'anno applicata. Scopriremo cose sorprendenti.
Intanto che non è per nulla facile abortire in Italia, grazie proprio a questa legge. Quindi anche chi pensa che si stia stroncando una vita o un "Potenziale di vita" viene in parte(sottolineo "in parte") soddisfatto almeno dal punto di vista del "ABORTIRE A CUOR LEGGERO".
Condivido in parte ciò che dice Lemure, in questo senso: siccome non è così facile, anzi è tremendamente soggettivo stabilire dove la vita ha inizio, cosa è un Potenziale di Vita, il fagiolino del primo mese, è vita? boh?
C'è una legge che ci da una mano a regolamentarci su questa problematica, in più i cattolici non mancano di far battaglie su battaglie e bene che fa alla democrazia e alla flessibilità di pensiero, evviva!
Il problema però è un'altro e torno a ripetermi. IL MEDICO che non permette l'aborto per ragioni legate alla religione è lo stregone che aspetta il segno degli uccelli per curare qualcuno. Se esistono tutti gli estremi di legge... beh non vedo perché stabilire presupposti per aprire conflitti tra le persone?
A parte il fatto che io conosco un sacco di Medici cattolici e alcuni rasentano il bigottismo che alla fine comunque seguono molto di più la legge dell'uomo e il buon senso che quella di Dio e basta e a loro va il mio applauso. Fanno un lavoro davvero difficilissimo.

Anonimo ha detto...

Non capisco chi è anticlericale a priori. Anch'io ho incontrato vari cattolici nella mia vita e, in mezzo, ho incontrato tanta brava gente... purtroppo gli stronzi ci sono ovunque. Il grande problema è che il più delle volte, appunto, la gente prende solo ciò che vuole prendere dalla religione ed invece principi meravigliosi (che il cattolicesimo ha), come il perdono, la carità ecc, vengono accuratamente evitati. Ma questo un po' da tutti.

Riaprendo la prima discussione ... l'aborto deve essere sempre presente come servizio, ma è assolutamente giusto che, chi non lo vuole praticare per motivi religiosi-morali, non lo faccia. Non è un servizio medico che salva persone o cura qualcuno (quindi non parlo di aborto necessario perché madre o bambino stanno male), quindi il medico si può rifiutare.E non è giusto associare pratiche vodoo a persone che credono nella religione cattolica e per questo rifiutano l'aborto. Ragazzi, un po' di comprensione anche per chi crede.

Io ho una domanda da fare però, e non la prendete come una provocazione, sto tentando di capire (e, rincoglionita come sono, è un po' difficile :D):
ma non vi fa morire il pensiero di togliere dall'utero una creatura, che dopo pochi mesi sarebbe stata un bambino? che vi importa di quando pensate entri la vita nel feto ... comunque, se lo lasciate là, crescerà e nascerà. E allora, che differenza c'è se lo uccidete ad una settimana o a otto mesi... o a un anno?



E basta se no qui andiamo avanti all'infinito e 'sti nudi ancora non li ho vosti bene :D

Anonimo ha detto...

Per la questione della pillola, beh, sono contraria anche a quella, infatti non la prendo ... non sopporto il fatto di alterare un ciclo naturale.

Questa è risibile.
Quindi dovresti evitare anche qualsiasi medicinale, o anche un intervento di bypass coronarico...sai com'è non sono cose naturali. Ma per piacere.

Poi dici che secondo te la scelta di abortire dovrebbe essere ammessa (così come quella di non abortire) ma chiamare assassine quelle donne che, non condividendo principi morali fortemente soggettivi come quelli da te espressi, è un insulto schifoso, che non tollero.

Secondo una simile logica anche mio marito quando si fa una sega è un assassino...sai com'è tutti quegli spermatozoi sono in potenza dei bambini bellissimi.

Ma poi vanno benissimo i discorsi in cui si pontifica su quando inizi la vita, sul feto già persona ecc. ecc. per in tutto questo vi dimenticate una cosa importantissima...l'impatto psico-fisico che un aborto in genere ha sulla donna. Abortire non è come togliersi un dente, come inghiottire una pillola...l'aborto è un trauma anche e soprattutto per la madre e ve lo assicuro, nessuna donna affronta una simile scelta a cuor leggero. Se pensate il contrario, se ritenete che l'aborto sia per molte donne una tecnica contraccettiva a posteriori davvero non avete idea di cosa state parlando.

Ciò che mi preoccupa è che simili discorsi vengano da una donna comunque...fra noi donne, almeno in questo senso dovremmo capirci.

Ma tu Lemure, nonostante l'entusiasmo e gli ideali mi sembri soprattutto una persona inesperta e con una scarsa cognizione dell'argomento.

E qui la smetto.

Giada

Anonimo ha detto...

Ma ti sei sentita insultata personalmente?
Per la storia della pillola... è che mi piace avere un ciclo normale, non condizionato da un medicinale... che ti frega a te se non la prendo? E poi non è che il ciclo sia una malattia, come l'infarto, non devo per forza prenderla 'sta pillola, eh...
Per non parlare delle seghe di tuo marito (che finezza)... beh, certo, e chi fa pompini e cannibale :D

E figuriamoci che ho fatto anche l'esame di embriologia... non è che me ne ricordi molto, ma un po' di ricordi ne ho, tu che sai? mica mi posso mettere qui a dibattere scientificamente della cosa qui. Se vuoi lo facciamo ok? parti che ti vengo dietro :)

E perché ti preoccupi che 'certi discorsi vengano da una donna',il problema, secondo me, è che non accetti molto le idee altrui. Scusa in che senso dovremmo capirci? e comunque conosco una persona che ha abortito perché l'avevano promossa... quindi per la carriera.
Ma comunque non ti innervosire, tanto questo aborto non lo tolgono.

Anonimo ha detto...

Chiedo scusa se aggiungo un post.
Per me quando si tratta di uccidere o negare il futuro a qualcuno in questo modo, non si sta più nel campo del soggettivo...
Sono pro-vita (che brutto termine che hanno inventato, non hanno stile :P) in generale.
Scommetto che siete anche voi contro la pena di morte... ma non vi pare una contraddizione?
Date più chance magari ad un assassino rispetto ad un bimbo che deve ancora nascere.
Se invece il motivo è che pensate che la vera giustizia non sia terrena, perché vi prendete il potere di decidere chi può nascere e chi no?

Scusate ma non scherzo quando dico che proprio non lo capisco...

Per Anonimo: ma gli spermatozoi di tuo marito, diventano tutti bimbi senza bisogno di fecondazione... uau... e magari non credi in Dio, questo è un miracolo... Io mi preoccuperei più che atro del fatto che abbia bisogno di farsele 'ste seghe... oddio l'ho detta... ops l'ho detta :D
E ora mi auto banno ah aha h
Buon lavoroClaudia e complimenti per le tue colorazioni bellissime. :D

Claudia ha detto...

Secondo te se pensavo che l'aborto fosse un crimine scrivevo tutto quello che ho scritto? Per me esiste una netta distinzione tra vita e incipit di vita. Tipo quella che esiste tra un seme e un albero.
Quello che non capisco della gente che difende la vita a tutti i costi è che sembrano interessatissimi alla vita ancora inesistente di un feto mentre sembra non fregargli niente della vita delle possibili madri. Come diceva Giada, la decisione di abortire solo una persona molto, molto stupida la prenderebbe con leggerezza è una cosa difficile da affrontare fisicamente e psicologicamente. Ovviamente più "leggera" è la soluzione della pillola del giorno dopo ma ristretta ai casi in cui si prende per tempo il problema.
Tornando a noi ma se una persona non se la sente di essere madre è veramente la migliore delle soluzione divenirlo per forza? Cioè al figlio fa così bene? Secondo me si creano solo due infelicità o tre visto che c'è pure un padre. Nella vita non c'è solo il lato medico del bene e del male ma anche quello psicologico secondo me è violenza bella e buona condannare ad avere un figlio chi non ne voleva. Parli sempre del bene sanitario ma questo è un problema che va ben oltre il sanitario. Per questo devono scegliere le madri e non i medici ( e nemmeno i preti). Come si può giudicare cosa è meglio nei singoli casi, ognuno deve giudicare per sé. Ma a ti pare normale che una ragazza si ritrovi ragazza-madre a 22 anni mentre fa l'università, senza un lavoro e una casa, doversi privare della sua vita per finire in una esistenza completamente diversa magari neanche sostenuta da un compagno, perché a quell'età mica sei sicura che sia il tuo compagno di vita, solo perché il preservativo aveva un microforo o perché ha vomitato una pillola, tanto per fare un esempio?
Io sono contro la pena di morte perché trovo che sia solo una vendetta, per niente educativa ma per me la vita non è un valore positivo in assoluto. Se le tue condizioni di "vita " sono terribili e la morte può alleviare le tue sofferenze, in quei casi l'eutanasia la trovo ammissibile. Ma anche gli embrioni che si usano nella procreazione assistita non ritengo che siano vite umane.

Per finire due cose: io non odio le persone credenti ma sicuramente vedo nella religione cristiana e in coloro che l'amministrano dei gravi impedimenti per questa Italia. I buoni sentimenti che tu dici appartenere alla religione cristiana, ritengo siano presenti nella maggior parte delle grandi religioni, ma soprattutto dovrebbero far parte dell'etica delle persone al di là del loro credo religioso, in più io ritengo di dover essere accondiscendente solo con chi si dimostra aperto al confronto, cosa che il Papa non fa. All'interno del cristianesimo esistono voci più progressiste interessanti ma sono schiacciate dalle posizioni più conservatrici.
Ultima, sempre a proposito della comprensione, tu chiedi tolleranza per le tue tesi, per chi fa scelte come le tue ma poi non ne dai a chi le fa di diverse dalle tue, dai di assassini a chi abortisce mentre chiedi agli altri apertura mentale verso le posizioni della Chiesa. Beh chi rispetta solo le opinioni uguali alle sue a casa mia non si chiama comprensivo né tollerante.
Io fin dall'inizio ho ripetuto che chi non vuole usufruire di queste prestazioni mediche, non lo farà, non ho mai sentito parlare di gente convinta ad abortire nei consultori, ma chiedo che siano rispettati i diritti di chi opta per l'aborto o una cavolo di pillola del giorno dopo. Perché è dei loro diritti che si parla. Diritti che sono messi in serio pericolo da obbiettori che vengono pagati da uno Stato che non servono fino in fondo. Almeno decurtiamogli lo stipendio!

Anonimo ha detto...

Dice Claudia
'Quello che non capisco della gente che difende la vita a tutti i costi è che sembrano interessatissimi alla vita ancora inesistente di un feto mentre sembra non fregargli niente della vita delle possibili madri'
Perché c'è qualcuno ch eammazza pure loro? :P

Guarda, in effetti questo è uno dei pochi temi, e già l'ho detto, per cui non sono comprensiva. Ma non potrei esserlo dato che la penso in questo modo. Non posso pensare che uccidere un feto sia come uccidere un uomo e poi dirvi che vi capisco. Ma non ti preoccupare di questa mia presa di posizione, perché non la cambierò mai credo. Per altri temi e problematiche, ho cambiato spesso punti di vista (vedi politica più in generale ... pensa che dieci anni fa ero addirittura atea :) )

Se io fossi rimasta incinta a 22 anni, facendo l'università, il bambino me lo sarei tenuto ...ma, ripeto, è un mio punto di vista, non ci state a perdere tanto tempo.

Per il resto torno a ripetere che non trovare un servizio che lo Stato impone ci debba essere, è fuorilegge. Questa gente che non trova nelle strutture la pillola del giorno dopo, potrebbe benissimo denunciare chi gestisce il posto. Ma non il medico che obietta. Insomma dovrebbe organizzarsi chi gestisce l'ospedale o la clinica e sicuramente non è il paziente che deve andare in giro alla ricerca disperata del servizio.
Però vedo che vi infastidisco ... quindi non ritorno più sull'argomento...rimanete a parlare tra voi che avete le stesse idee. Com'era 'ci dobbiamo incontrare e trovarci tutti...' il problema è che vi dovreste chiedere cosa si fa per egoismo e cosa perché veramente ci si crede. Come si fa ad avere per ideale l'aborto? Io proprio non lo so.
Addio. :D